Scrivo questo post per raccontarvi l’amicizia nata con Michael e per condividere con voi una recensione che ha scritto, su uno dei nostri archi in un forum internazionale di appassionati di arcieria tradizionale. Lui stesso ci ha inviato questi pensieri, per farci sapere cosa aveva provato.
L’arciere è Michael Wyant, statunitense, che si e sposato e vive in Svezia. La sua testimonianza mi ha toccato molto, perché non parla solo dell’arco, ma del viaggio, dell’incontro, del tempo trascorso insieme a Spino al Brembo, insieme a Sergio e Sofia, tra il laboratorio e il campo.
Ho deciso di condividere qui la traduzione integrale del suo racconto, così che anche chi non legge l’inglese possa conoscerlo.
Alla fine trovi anche il link al testo originale sul forum Leatherwall.
La recensione di Michael Wyant
(traduzione italiana dal post originale su Leatherwall)
Volevo cogliere l’occasione per mostrarvi il mio nuovo, American Semi Longbow ASL, realizzato da Donato e Sergio Milesi.
Ho scoperto Donato, leggendo il blog di Nate Steen, all’inizio di quest’anno.
Ho visitato il suo sito e ho pensato di fare un ordine, ma alla fine ho rinunciato, perché era tutto in italiano.
Qualche mese dopo, mia moglie prenotò un viaggio a sorpresa,nella zona del Lago di Garda, in Italia, per il mio cinquantesimo compleanno.
Non mi ero dimenticato di Donato e dei suoi ASL, che nel frattempo avevo scoperto, essere costruiti a solo due ore dal nostro hotel.
Siamo volati a Venezia, abbiamo noleggiato un’auto e siamo arrivati al nostro hotel all’estremità nord del lago.
Una volta finito il check-in, ho chiesto alla receptionist, molto disponibile e paziente, di chiamare Donato, per sapere se avesse qualche arco pronto in vendita.
Dopo circa 45 minuti di telefonate avanti e indietro, la receptionist mi ha riportato un invito: potevamo andare a visitare il laboratorio e il campo di tiro.
Mia moglie e le mie figlie non erano entusiaste all’idea che il tiro con l’arco “entrasse” nella vacanza, ma dopotutto era il mio compleanno.
Così l’invito è stato accettato con piacere per il sabato seguente.
Abbiamo fatto il tragitto di due ore in poco più di tre, dopo qualche svolta sbagliata in montagna.
Era comunque un posto bellissimo in cui perdersi.
Una volta arrivati, siamo stati accolti da Donato e da suo figlio Sergio, insieme a Sofia.
Sofia ha fatto da interprete mentre Donato e Sergio ci hanno accompagnato in una visita del laboratorio.
Sono rimasti sorpresi nello scoprire che il lavoro di Donato fosse conosciuto anche fuori dall’Italia e che fosse stato citato nel blog di Nate.
Credo siano rimasti ancora più sorpresi dal fatto che ci fossimo messi in viaggio per andarli a trovare.
Sono stati tutti estremamente gentili e accoglienti.
Abbiamo passato un bellissimo pomeriggio parlando di archi e di costruzione di archi.
Ho avuto l’occasione di provare diversi archi che Donato aveva a disposizione e, alla fine, ho deciso di farmene costruire uno.
Per me è stata la prima volta in cui ho potuto scegliere personalmente tutte le laminazioni e i legni dell’impugnatura direttamente tra le essenze disponibili in laboratorio.
Qualche mese dopo ho ricevuto il mio nuovo arco. Quinquagesimus dies natalis
Non posso dire che cose positive a riguardo.
È leggero, delicato in mano, abbastanza veloce, rifinito con cura, ed è semplicemente un piacere da impugnare e da tirare.
I flettenti sono trapezoidali e tutte le superfici sono piacevolmente arrotondate.
Ha persino un piano d’appoggio della freccia non piatto ma leggermente bombato (radius shelf), cosa che lo distingue da tutti gli altri miei ASL.
Questo è un arco che mi accompagnerà fino alla fine.
Non solo è un piacere da usare, ma è anche promemoria, di un viaggio meraviglioso e delle nuove amicizie che abbiamo stretto.
Di recente ho letto sul blog di Nate che Donato ha aggiornato il suo sito.
Sono andato a vedere e, grazie alla funzione di traduzione, ora è molto più facile da navigare.
Sono sicuro che questo renderà il lavoro di Donato e Sergio più accessibile agli arcieri ASL al di fuori dell’Italia, ma io continuerò a considerarmi fortunato per averli potuti incontrare di persona.
Ecco il link al mio arco, nel caso le foto non si aprissero nel post originale:
https://laviadimezzo.org/tutti-gli-archi/quinquagesimus-dies-natalis/
Un grazie da parte mia
Leggere queste parole mi ha commosso e reso orgoglioso, non solo come costruttore d’archi, ma come persona.
Sapere che un arco nato nel nostro laboratorio, tra le montagne vicino a Spino al Brembo, oggi vive e tira in Svezia, portando con sé il ricordo di una mezza giornata insieme, è ciò che dà senso a tutto ciò che ho fatto fino ad ora per l’ARCO.
Ringrazio mio figlio Sergio, per l’energia che mi trasmette e che mi aiuta a continuare. Grazie anche a Sofia che in questo incontro è riuscita a tradurre, non solo il linguaggio tecnico, ma anche la passione e l’arte che ci caratterizza. Grazie Michael, per il viaggio, per la fiducia e per aver raccontato questa storia.
Donato
🔗 Post originale in inglese su Leatherwall
https://leatherwall.bowsite.com/TF/lw/thread2.cfm?forum=23&threadid=352671&messages=17&CATEGORY=3
🔗 Scheda dell’arco “Quinquagesimus Dies Natalis”
https://laviadimezzo.org/tutti-gli-archi/quinquagesimus-dies-natalis/
