Filosofia del longbow
Il Longbow è l’arco tradizionale per eccellenza, il più antico.
Con la sua struttura essenziale e naturale, richiede impegno, sensibilità e una buona gestualità restando comunque un arco tra i più divertenti e stimolanti.
Se utilizzato con il giusto equilibrio fisico-mentale si raggiungo prestazioni pari o superiori ad archi tecnologicamente più avanzati.
Fraternizzate con la terraRiceverete la sua bella e dolce influenza(Jean-Marie Coche)
La storia
Arco longbow nella Fiarc
Rientrano in questa categoria il “Longbow inglese”, molto lungo (oltre 70 pollici) e con sezione a D, (raramente usato nelle gare FIARC ), il Semi Longbow di Howard Hill (utilizzato dalla “la Via di Mezzo” ) molto simile a quello storico, ma realizzato con più strati di legno incollati (vedi descrizione) e l’ “American Flatbow” con i flettenti a sezione rettangolare o a volte trapezoidale, rivestiti sulle due facce con vetroresina.
I flatbow moderni sono più corti dei longbow inglesi (le misure più comuni vanno dai 62 ai 68 pollici, misura tipica 64) e notevolmente più veloci. Il longbow esteticamente è molto simile ad un arco storico se non per il fatto di avere una “finestra” nel riser (impugnatura) dove alloggiare la freccia.
La tecnica di costruzione, però, è moderna: il legno è inserito all’interno di fibre artificiali che ne aumentano notevolmente le prestazioni (si avvicinano a quelle di un ricurvo di pari libbraggio).
Sono permesse in questa categoria esclusivamente frecce con asta in legno e penne naturali, ma sono consentite cocche in materiale plastico.
Art. 2.4 – Categoria “Longbow”
a) L’arco.
- È inteso come “longbow” (arco lungo o arco dritto) un attrezzo costituito da un’impugnatura centrale, due flettenti e una corda. Ad arco carico i flettenti devono presentare un unico raggio di curvatura, con una tolleranza massi- ma di 5 mm di controcurvatura dalla fine del puntale.
- Lo spessore del puntale non deve superare i 20 mm, dall’incavo dell’allog- giamento della corda alla faccia esterna del flettente. La lunghezza massima del puntale, dall’incavo dall’alloggiamento della corda verso l’impugnatura, non deve superare i 50 mm.
- La finestra, quando esistente, non deve superare la mezzeria dell’arco.
- La corda è fissata a due alloggiamenti posti alle estremità dei due flettenti tramite due anelli.
- La corda deve avere un unico punto di incocco formato da uno o due riferimenti per fissare la cocca.
- Sull’arco e sulla corda non devono in nessun caso essere evidenti segni, fregi od accorgimenti tali da costituire un riferimento per la mira.
b) Le frecce. Sono ammesse esclusivamente le frecce di cui all’art. 2.12 con obbligo di asta di legno ed impennatura in penna naturale.
c) Accessori. Sono ammessi esclusivamente i seguenti accessori:
- La faretra. Se è montata sull’arco deve essere installata dal lato opposto alla finestra, all’interno della quale non deve esserne visibile alcuna parte.
- La protezione per le dita, che non possa costituire ausilio per la mira(guantino o patella).
- La protezione per lo scorrimento della freccia sulla base e sul lato della finestra (tappetino).
- Un fermafreccia da caccia che non possa costituire ausilio per la mira.
- Uno o più silenziatori fissati sulla corda, che non devono costituire un ausilio per la mira e devono essere montati ad almeno cm. 30 dal punto d’in- cocco.
d) Il tiro.
- L’aggancio deve essere eseguito tenendo la cocca tra il dito indice ed il medio ed ambedue devono concorrere alla trazione della corda. L’aggancio non può essere variato nel corso della gara.
- Il punto di rilascio è libero ma non deve mai essere variato durante lo svolgimento di una gara.
- Tutte le fasi di tiro devono avvenire con entrambi gli occhi aperti.